Guerra e Tecnologia: un Monitor Interattivo per spiegare la guerra e educare alla pace
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Dopo due anni di pandemia, con tutte le conseguenze che questa ha avuto sui giovani, ora si pone il problema di come spiegare loro ciò che sta accadendo al confine orientale d’Europa. Eppure, i ragazzi, piccoli o grandi che siano, meritano di sapere da cosa tutto ciò ha origine e meritano di ricevere una spiegazione sulle immagini che vedono passare alla televisione.
La scuola, anche in questo caso, assume un ruolo centrale nell’educazione dei ragazzi non solo per educare alla pace ma anche per insegnare la storia delle nazioni e la geostoria delle stesse.
Come un Monitor Interattivo può aiutare a spiegare la guerra ad alunni di primaria e secondaria?
Un Monitor Interattivo è uno strumento altamente tecnologico e perfettamente connesso con il mondo virtuale attraverso la rete internet. I docenti possono sfruttare questi strumenti per andare ad indagare la storia delle nazioni facendo affidamento, per esempio, su software per visualizzare il mondo in tempo reale. È possibile, per esempio, attraverso il browser accedere a Google Earth uno strumento che fa interagire con il pianeta terra come se fossimo nello spazio oppure si possono utilizzare immagini per visualizzare cartine geografiche storiche e i cambiamenti che i confini hanno subito nel corso dei secoli.
I Monitor Interattivi sono strumenti altamente flessibili che permettono agli insegnanti di prendere appunti, per esempio, direttamente sulla cartina geografica potendo poi inviare il tutto agli studenti perché lo studino ma consente anche agli studenti stessi di poter visualizzare in modo preciso alcuni particolari prendendo coscienza di qual è la reale situazione. I percorsi che si possono intraprendere utilizzando i monitor interattivi per studiare storia, inclusione e educazione civica sono molteplici, proviamo a fare un esempio.
Per provare a comprendere a pieno la situazione attuale è necessario retrocedere nel tempo raggiungendo, almeno, il momento storico in cui alcuni stati dell’est Europa decidono di staccarsi da quella che un tempo era l’URSS. Mostrando una cartina storica sul monitor interattivo, di quella che era la configurazione dell’epoca, si può chiedere ai ragazzi di evidenziare ciò che notano osservando l’immagine. I confini degli stati saranno, infatti, molto diversi ed alcuni degli stati che conosciamo oggi nemmeno esistevano, ecco quindi che a seguito della volontà di molti stati di dichiararsi indipendenti i confini cambiano e nasce, un po’ per volta, l’Europa così come la conosciamo oggi.
A questo punto, potrebbe essere interessante, studiare la geografia degli stati coinvolti negli avvenimenti in atto per approfondire quella che è l’economia e la cultura degli stessi. Utilizzando software appositi oppure un semplice Power Point è anche possibile costruire una linea del tempo che evidenzia i passaggi fondamentali dal passato sino ai giorni nostri.
(Attenzione: questo è un mero esempio condensato nei suoi passaggi fondamentali per rendere l’idea di quelli che possono essere i passaggi per poter affrontare gli argomenti)
Quali strumenti, app e software possono aiutare un insegnante nella spiegazione della storia in aula?
Spiegare la guerra a dei bambini non è mai facile, vanno utilizzati termini adeguati e soprattutto bisognerebbe spiegare loro cosa sta accadendo in termini semplici senza lasciare spazio a considerazioni personali che potrebbero essere fuorvianti. Poter vedere immagini geografiche o storiche, video che parlino di quegli stati e della loro cultura in aula è un grande vantaggio per poi poterne discutere e potersi confrontare. Ecco, quindi, che i monitor interattivi diventano uno strumento di ascolto dell’altro e condivisione di idee aprendo un dibattito costruttivo e imparando cose importanti che diventano parte del processo di educazione alla pace ma anche conoscenza e studio.
Per i più piccoli potrebbe essere interessante trasformare il tutto in un approccio coinvolgente basato sul concetto di storytelling in modo che i bambini si possano immedesimare senza, tuttavia, aver parte in un processo di conoscenza che per loro potrebbe non essere così chiaro. Si potrebbe realizzare, per esempio, una sorta di fumetto interattivo in cui sono i bambini stessi a disegnare i loro personaggi direttamente sul monitor interattivo.
In questo meccanismo di studio e reperimento di informazioni si arriva anche ad affrontare l’ampio tema della navigazione in rete con tutti i possibili problemi entro i quali si può incappare. È importante, quindi, che i ragazzi comprendano che è necessario chiedersi chi rilascia l’informazione e se è possibile reperire nuove informazioni in modo da incrociarle per valutarne l’attendibilità.
Conclusione
I Monitor Interattivi, quindi, possono essere strumenti completi per uno studio approfondito sia della storia che dell’attualità ma soprattutto sono strumenti in grado di coinvolgere i ragazzi nel processo di formazione. Questa tecnologia consente, inoltre, agli insegnanti di poter modulare le informazioni trasmesse agli studenti a seconda della loro età ma anche in modo dipendente al punto di vista da cui si vuole partire.
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