Perché programmare robot è un investimento fondamentale per il futuro degli studenti
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Gli strumenti che coinvolgono la programmazione sono diventati di gran moda negli ultimi tempi. In commercio se ne possono trovare di varie tipologie, costosi oppure economici, semplici o complessi, strumenti di tipo elettronico oppure montessoriani. A fronte di una così vasta gamma di prodotti disponibili sul mercato, bisogna comunque valutare anche le motivazioni che rendono valido l’acquisto di questo tipo di strumenti per gli studenti. Questo tipo di tecnologie sono infatti un ottimo investimento per il futuro di bambini e ragazzi.
Si potrebbe dire che il futuro appartiene ai robot programmabili, i quali prendono sempre più piede ogni giorno che passa. Questa constatazione non deve mettere a disagio o in difficoltà poiché non ci si riferisce certamente a dispositivi umanoidi super-sofisticati che prendono il controllo del pianeta e ci trasformano in loro schiavi come accade nei migliori film di fantascienza. Si intende piuttosto che è già possibile vedere cosa succede intorno a noi: strumenti intelligenti con la capacità di svolgere le nostre attività quotidiane semplificando, talvolta di molto, la nostra vita.
Pensiamo, per esempio, alla macchina del caffè che ti fornisce la tua tazza di caffè proprio come piace a te, con la giusta quantità di latte, magari, e la giusta intensità di caffè. Un altro caso è il GPS della macchina che ti consente di sapere quale percorso prendere e quale evitare aggiornando le informazioni con i dati satellitari più recenti incrociandoli poi con quelli di altri utenti. Un terzo e diverso caso è il robot da cucina che monta la panna e tuorli in pochi minuti oppure un orologio intelligente che fa stare al passo con la tua forma fisica e ti ricorda di vivere in modo sano. Tutti questi strumenti agevolano la tua vita sobbarcandosi lavori e impegni faticosi, noiosi e talvolta anche pericolosi.
È quindi possibile affermare che i robot fanno già parte della nostra vita, non sono solamente il nostro futuro ma sono già il presente e vanno via via integrandosi sempre di più con quelle che sono le nostre abitudini. Così come è sempre maggiore la loro presenza nel mondo reale lo sarà anche la richiesta di persone qualificate per il loro assemblaggio, programmazione, riparazione e modernizzazione. Si aprirà quindi un mercato del lavoro completamente nuovo e più ampio per ingegneri, progettisti, programmatori, psicologi e sviluppatori.
L’abilità che sarà il fulcro di questo campo in espansione e che diventerà anche la più richiesta, molto probabilmente, sarà la programmazione. Non consentirà solamente il regolare funzionamento dei robot per mezzo della scrittura di programmi appositi, ma permetterà anche una comprensione più profonda di come funziona tale strumento e di ciò che può essere fatto con esso. Inoltre, essere in grado di programmare sarà una straordinaria abilità complementare per tutte le altre professioni come, per esempio, progettisti di UX (user experience), servizio clienti, progettazione di prodotti e molti altri.
Lontana dall’essere, ovviamente, l’unica abilità richiesta per il 21° secolo, la programmazione è il fondamento delle abilità STEM che gli studenti potranno apprezzare sul mercato del lavoro di domani. Le altre competenze includono: alfabetizzazione digitale e tecnologica, pensiero critico, competenze trasversali (cooperazione, collaborazione, gestione…) e un pensiero libero da pregiudizi. Una buona educazione STEM può insegnare tutto questo in modo abbastanza semplice e veloce.
Questo percorso può iniziare ovunque: alla scuola dell’infanzia con un semplicissimo robot pensato appositamente per i più piccoli, alla scuola primaria con concetti più complessi, a casa con materiale di recupero. Tutto sommato, considerate le potenzialità che offre questo tipo di educazione e la semplicità di applicazione, ci sono buone motivazioni per iniziare!
Cosa fa diventare un robot un buon robot e perchè è un ottimo strumento per insegnare ai bambini la programmazione?
Ci sono diverse ragioni. Ma prima di rispondere a queste domande, dobbiamo definire cos’è un robot programmabile per bambini. Possiamo dire che: un robot programmabile per bambini è uno strumento che contiene al proprio interno una tecnologia complessa, programmato o programmabile per eseguire determinate funzioni e risponde a determinati stimoli (per esempio, fa rumore premendo un tasto).
I giocattoli robotizzati vanno dai più semplici (come quelli che rispondono in tempo reale) fino a soluzioni molto complesse (per esempio, una costruzione dall’aspetto reale con dozzine di componenti che possono essere programmati in anticipo per eseguire compiti complicati e multipli). Questo tipo di soluzioni non sono astratte o uno strumento dallo scopo non molto chiaro, ma dei dispositivi che di solito hanno una forma definita, magari una faccia o addirittura un personaggio che ha un nome. Può quindi diventare anche un amico per i bambini, come lo può essere un peluche o un animale domestico.
L’apprendimento attraverso il gioco è generalmente un ottimo modo per imparare, sia che si parli di bambini piccoli sia che si tratti di ragazzi più grandi. L’apprendimento basato sul gioco imita il modo in cui i bambini vedono e vivono il mondo – sperimentando, toccando e sentendo tutto ciò che è nuovo, pesandolo nelle loro mani e sondando, fino a quando alla fine trovano il modo di usarlo (o magari di romperlo). L’apprendimento, per i bambini, non è una meccanica memorizzazione dei fatti, ma un approccio esperienziale pratico del processo prova-errore e una motivazione naturale a non arrendersi anche quando le cose non funzionano al primo tentativo.
Questo ci porta ad un altro tipo di apprendimento, sempre più adottato nelle scuole: l’apprendimento basato sui problemi. Sebbene all’inizio possa sembrare in qualche modo negativo, ciò che si intende con il termine è l’apprendimento basato su un ciclo ripetitivo di ricerca di soluzioni pratiche ai problemi della vita reale. I bambini adorano scoprire come funzionano le cose, amano smontare gli oggetti, esplorarne la funzionalità e trovare nuovi modo per applicarli.
Un robot è perfetto per tale scopo – di solito non solo porta con sé i propri problemi da risolvere ma, in genere, è anche un oggetto da assemblare, smontare e rimontare in base allo scopo del compito che si sta svolgendo. Pertanto, gli strumenti robotici e i robot programmabili possono essere utilizzati in mille modi diversi, rendendoli qualcosa che manterrà a lungo l’attenzione del bambino e che fungerà anche da buon investimento nel tempo.
Un buon robot programmabile insegna ai bambini anche ad essere sicuri e innovativi. Vedendo che sono in grado di risolvere ripetutamente compiti e problemi non familiari, sviluppano naturalmente un senso di fiducia nelle proprie capacità. Tale fiducia non è infondata, ma basata sull’esperienza reale, che è ciò che la rende così preziosa. La fiducia nelle proprie capacità e conoscenze è uno dei migliori attributi che possiamo adottare, non solo in termini di apprendimento e studio, ma anche quando si cerca un buon lavoro. Quindi, un robot programmabile può davvero essere un investimento a lungo termine.
Inoltre, la creatività, che si utilizza anche quando si sfruttano i robot programmabili, va di pari passo con la fiducia in sé stessi. La creatività viene facilmente addestrata arrivando a patti con la risoluzione di compiti non famigliari, armeggiando e applicando le proprie idee alla pratica. A proposito, sapevi che la creatività è un’abilità che può essere appresa e non una predisposizione innata? Esattamente come altre competenze, la creatività si accresce con lo stimolo: più si sottopongono compiti creativi ai bambini più saranno stimolati a trovare soluzioni originali.
Ma la parte di gran lunga migliore dei robot programmabili è che sono adatti a tutti. Non solo ai ragazzi, ma anche alle ragazze, non solo ai bambini di una certa fascia d’età ma anche a tutte le giovani menti curiose e bambini con bisogni speciali.
L’educazione alla robotica è inclusiva, abbatte le barriere del pregiudizio e cattura il cuore dei bambini per quanto può essere divertente!
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1 Commento
E’ vero, i robot faranno sempre più parte della nostra vita…io utilizzo già qualche soluzione di questo tipo e devo dire che i ragazzi (insegno in una secondaria di secondo grado) sono molto più propensi ad affrontare nuove sfide rispetto a quando non li utilizzavamo.