Tradotto dall’inglese significa “sottofondo” e sta ad indicare le operazioni che i computer possono effettuare senza interrompere l’esecuzione di altri programmi.
Generalmente sono programmi che richiedono azioni laboriose o lunghe, compresi molti processi del sistema operativo.
Possono, in realtà, lavorare in background tutte le applicazioni o software; se si pensa, ad esempio, agli smartphone: su questi è possibile navigare in rete e continuare comunque a ricevere messaggi istantanei, questo è possibile perché l’applicazione di messaggistica continua a lavorare in background. Sui tablet o smartphone è possibile vedere le applicazioni aperte, e che quindi continueranno a lavorare, premendo due volte sul tasto home per i device iOS e tappando sul simbolo del quadrato nella barra di navigazione posta in basso per i sistemi operativi Android.
Avere delle applicazioni che lavorano in background può voler dire un maggior consumo della batteria (nel caso di dispositivi mobili), poiché dovendo continuamente aggiornarsi avranno necessità di batteria oltre a quella necessaria per il funzionamento della app in primo piano, ed anche un maggior rischio per i dati poiché app e software continuano a comunicare con “l’esterno”.
Tieni aperte diverse applicazioni in background oppure le chiudi sempre?