Insegnanti, dirigenti scolastici e animatori digitali da tempo sono testimoni della necessità di sfruttare tecnologie avanzate per migliorare la qualità sia dell’insegnamento che dell’apprendimento. Al tempo stesso, devono assicurarsi che le nuove soluzioni adottate siano facili da utilizzare, che possano realmente supportare il lavoro di insegnanti e studenti ma soprattutto che possano garantire la sicurezza dei ragazzi. Un software per la gestione dei dispositivi a scuola basato su tecnologia cloud è quello che può rispondere alle esigenze di scuola, insegnanti e studenti.
Nel 2020, l’apprendimento a distanza è rapidamente passato da un concetto futuristico ad una necessità con l’esplosione della pandemia di COVID-19. In questa nuova realtà, un software di gestione della classe (sia per dispositivi mobili – tablet e smartphone – che fissi – computer, chromebook e mac) è uno strumento efficace perché rende possibile la prosecuzione delle attività sia a casa che a scuola, garantendo la continuità didattica in ogni scenario.
Secondo un sondaggio condotto dalla MidAmerica Nazarene University (MNU) nel 2018 – e quindi molto prima dell’esplosione della pandemia – l’82% degli insegnanti concordava sul fatto che l’utilizzo di strumenti come laptop, tablet, applicazioni per l’apprendimento, lavagne interattive e portali per gli studenti “non avesse solo portato la classe alla modernità, ma che avesse anche migliorato l’insegnamento e l’apprendimento”.
Con il presentarsi dell’epidemia di COVID-19 e la conseguente chiusura degli edifici scolastici, molte scuole si sono affrettate negli ultimi sei mesi ad acquistare dispositivi mobili per gli studenti che ancora non li possiedono o non possono permetterseli. Anche il MIUR ha più volte ribadito, soprattutto attraverso bandi ad hoc, la necessità di colmare il divario tra gli studenti invitando le scuole ad offrire in comodato d’uso i dispositivi agli studenti meno abbienti. In questo scenario, in continua evoluzione e cambiamento, è evidente che uno strumento basato su tecnologia cloud è indispensabile poiché permette agli insegnanti di rimanere in contatto con i propri studenti e guidarli mentre entrambi lavorano da casa. Strumenti di questo tipo assicurano agli studenti la libertà di esplorare il mondo online ma anche una corretta supervisione e una guida per vivere esperienze di apprendimento davvero significative.
Per conoscere le offerte software cloud
Ecco le otto ragioni per cui una scuola dovrebbe adottare uno strumento di gestione e controllo dei dispositivi basato su tecnologia cloud sia esso un MDM (Mobile Device Management) o un software per la gestione della classe.
1. Garantire un ambiente di apprendimento controllato
EdTech Magazine, rivista online specializzata in tecnologie per la scuola, ha di recente affermato che nonostante i dispositivi mobili consentano di espandere le classi offrono anche la possibilità ai ragazzi di accedere a contenuti non appropriati. Un software MDM o per dispositivi fissi fornisce l’opportunità di controllare e gestire i dispositivi in modo da assicurarsi che siano utilizzati in modo responsabile a casa, a scuola, in biblioteca o in qualsiasi altra postazione remota.
Essenzialmente, software di questo tipo sono un insieme di regole, configurazioni e strumenti di gestione sormontate a loro volta da un altro livello di permessi per la gestione delle applicazioni, contenuti e azioni. Gli amministratori possono configurare i dispositivi con contenuti specifici che continueranno ad essere ampliati durante l’apprendimento da remoto, oltre ad applicare specifiche restrizioni e altre configurazioni. Anche gli insegnanti possono agire direttamente sui dispositivi dei ragazzi nel corso delle lezioni a distanza in modo da garantire sia il corretto apprendimento che la totale sicurezza dei ragazzi. Altre funzioni principali includono la gestione della configurazione del sistema operativo, assicurando l’aggiornamento costante all’ultima versione disponibile, e il costante monitoraggio dell’utilizzo che viene fatto dei dispositivi mobili.
2. Utilizzo di dispositivi personali (BYOD – Bring Your Own Device)
Già prima dell’esplosione della pandemia alcuni sistemi scolastici avevano iniziato ad incrementare l’utilizzo di computer in classe con una politica BYOD, che consente agli studenti di portare il loro dispositivo personale a scuola, se preferiscono. Alla luce della chiusura delle scuole a causa del COVID-19 numerosi centri scolastici, dalle grandi città come Milano o Roma ai piccoli comuni hanno intrapreso la corsa all’annullamento del “divario digitale”, fornendo dispositivi e servizi WiFi agli studenti che non avevano ancora accesso a questi strumenti.
Anche nelle altre aree del mondo, pesantemente colpite dal coronavirus, la corsa alla tecnologia è stata la medesima ed è a questo punto che le necessità si scontrano con la realtà dei fatti dovendo fare i conti, per esempio, con la carenza di approvvigionamenti causata dal forte aumento della domanda e dal rallentamento della produzione. Basti pensare che nell’area metropolitana di New York più di 300.000 studenti – o almeno un terzo della popolazione studentesca totale – non dispongono di adeguati strumenti per l’apprendimento a distanza.
È proprio in questi contesti che entra il gioco l’approccio BYOD nel caso in cui i ragazzi possano permetterselo, con la possibilità per tutti gli altri che sia la scuola a sopperire alle mancanze. In questa logica di ambienti fortemente misti è necessario avere strumenti di gestione e controllo in grado di lavorare con qualsiasi dispositivo e qualsiasi sistema operativo allo stesso modo. Ecco, quindi, che abbiamo MDM in grado di monitorare dispositivi Android e iOS e software di gestione della classe funzionanti su Windows, MacOS, Chrome OS.
3. Garantire la sicurezza informatica
Sfortunatamente, portare la didattica all’esterno delle mura scolastiche aumenta anche la possibilità di subire attacchi di hacker; azioni di hacking non sono state, infatti, compiute solamente nei confronti di reti aziendali ma anche su reti scolastiche. I software MDM e di gestione della classe non solo garantiscono eguale gestione dei dispositivi dei ragazzi anche in ambienti misti ma consentono di mantenere sicurezza informatica all’interno della rete scolastica.
Questi strumenti permettono agli amministratori di rinforzare le politiche di sicurezza garantendo, al contempo, la totale protezione dei dati in linea con quelle che sono le richieste del GDPR.
4. Avere supporto da remoto
La tecnologia, si sa, ogni tanto può causare problematiche di funzionamento o intoppi e tipicamente queste tematiche si presentano nel momento in cui hai più bisogno del dispositivo. Avere quindi a disposizione uno strumento che consente di effettuare delle azioni direttamente sul dispositivo del ragazzo anche se a distanza può essere un valido aiuto e un valido supporto al suo apprendimento.
5. Limitare i danni derivanti da smarrimento o furto del dispositivo
Alle volte gli adulti perdono i propri averi personali, quando si parla di bambini ciò è ancora più frequente e se si tratta di dispositivi mobili la questione può diventare spinosa sia per il valore intrinseco del dispositivo sia per i dati che vi sono contenuti. È vero che oggigiorno esistono assicurazioni in grado di coprire questi imprevisti ma non sarebbe più comodo avere a disposizione uno strumento che consente di localizzare, bloccare e pulire dai dati il dispositivo? Un MDM rende possibile tutto ciò in modo facile e da qualsiasi postazione remota.
6. Avere una soluzione scalabile e flessibile
Una soluzione basata su cloud, secondo gli amministratori IT, li aiuta a stabilire costi prevedibili a differenza delle soluzioni ospitate localmente che possono richiedere manutenzione hardware o costosi aggiornamenti; inoltre, il server è soggetto a guasti e imprevisti derivanti dalla sua natura tecnologica.
7. Tempi ridotti per l’implementazione e l’integrazione di nuove funzionalità
Le offerte di gestione della classe basate su cloud possono variare, ma la maggior parte può essere implementata in pochi minuti e la maggior parte dei software sono integrati con programmi già largamente utilizzati a scuola come Google Classroom o Apple Classroom, si risparmierà quindi tempo nella consultazione dei dati relativi agli studenti. Ma ancora più entusiasmante dell’implementazione rapida e semplice sono gli aggiornamenti software che gli amministratori IT non devono più gestire. Le soluzioni basate su cloud inviano nuove caratteristiche e funzionalità a un’intera base di utenti su base continuativa senza interruzioni del servizio.
Ancora più importante, il personale IT non deve installare personalmente il software aggiornato su ogni dispositivo degli studenti quando viene rilasciato un aggiornamento: il software si aggiornerà automaticamente su tutti i dispositivi degli studenti. Con lo spostamento verso un utilizzo dei dispositivi in modalità 1:1 e con l’accrescersi dell’apprendimento a distanza, questo fa risparmiare molto tempo.
8. Risparmio di tempo per manutenzione e supporto
Con una soluzione di gestione della classe basata su cloud, le scuole non devono più ospitare il software sotto la propria responsabilità, il che significa che non devono preoccuparsi di applicarlo, proteggerlo o assicurarsi che venga eseguito rapidamente. Invece, è lo sviluppatore della soluzione il responsabile nel garantire il corretto funzionamento della soluzione. E, in caso di problemi tecnici, gli amministratori IT possono contattare direttamente il team per ricevere supporto e formazione.
Non resta quindi che cambiare approccio e scegliere una soluzione in cloud!