Utilizzando la robotica a scuola si può agevolare il raggiungimento, da parte dei bambini, di obiettivi prefissati in qualsiasi campo, anche in quello prosociale! Questo aspetto della robotica in ambito educativo è confermato anche da chi di robotica è esperto come produttori e docenti che già ne fanno uso in ambito scolastico. Secondo gli esperti, iniziando ad usare la robotica con i bambini più piccoli, essi sono naturalmente guidati nel mondo del coding e non solo.
Ogni soluzione da noi proposta, non consente solo di supportare l’apprendimento dei concetti base del coding e della robotica, consente anche di migliorare il lavoro di gruppo, il pensiero computazionale e la cooperazione.
Proprio da queste sue peculiarità e dall’analisi che di queste hanno fatto produttori ed insegnanti, abbiamo tratto spunto per scrivere questo articolo dedicato alle abilità che, grazie alla robotica, i bambini possono più facilmente sviluppare.
Concetti come la cooperazione, annoverata anche tra gli obiettivi formativi del MIUR, il lavoro di gruppo e le abilità prosociali trovano valido supporto nella robotica educativa. Le abilità qui elencate potrebbero sembrare ininfluenti ad un primo sguardo ma sono, in realtà, uno strumento molto utile nella futura vita accademica, professionale e quotidiana dei bambini.
Qui di seguito riportiamo le 10 importanti abilità che i bambini possono sviluppare con l’aiuto della robotica utilizzata all’interno di attività di classe.
01. Condivisione
02. Partecipazione
Le attività che coinvolgono soluzioni di robotica educativa sono state sviluppate in modo che i bambini condividano tra loro il kit fornito. Devono fare i conti, infatti, con il fatto di non essere i soli a dover utilizzare il robot.
Lo scopo dell’insegnante, durante la lezione, deve essere quello di spronare i bambini a provare, almeno una volta, a svolgere un certo compito anche se non hanno mai utilizzato un robot o non sanno come si usa un’applicazione. La maggior parte delle volte, la pratica è il fattore decisivo nell’apprendere qualcosa di nuovo – non la predisposizione.
03. Pazienza
04. Seguire le istruzioni
Il lavoro di gruppo si basa fondamentalmente sulla pazienza. Lavorando in gruppo capita di non essere tutti d’accordo. Ma con pazienza e modi gentili, possono arrivare tutti all’obiettivo finale.
Le regole possono essere noiose ma, se non si vogliono allevare piccoli anarchici, è sempre bene insegnare ai bambini che in molti casi le regole sono doverose e necessarie. Le attività svolte con soluzioni di robotica sono guidate da regole sensate e mirate come, ad esempio, attenersi alla missione e come trattare con cura il robot.
05. Ascolto
06. Accettare le differenze
Il messaggio che l’insegnante deve dare è che le idee di tutti sono valide. Prima di intraprendere una missione, è bene incoraggiare i bambini a scegliere un percorso da
compiere insieme. Inoltre, è utile fornire continuamente feedback in modo poi da incorporarli nei loro ulteriori sforzi.
Opinioni e punti di vista diversi sono facili da respingere, ma in questo modo i bambini non riusciranno mai ad abbattere le barriere e costruire le basi per un lavoro cooperativo. Costruire e programmare un robot deve essere uno sforzo comune.
Durante l’attività, l’insegnante deve chiedere ai bambini di considerare le idee altrui, le proprie ed altrui emozioni, essendo gentili e premurosi con gli altri piuttosto che cattivi.
07. Lodare gli altri
08. Risolvere i conflitti
Se i bambini fanno bene, dobbiamo essere sicuri di dirglielo e dobbiamo incoraggiarli a fare altrettanto con i loro coetanei. Questo fa sentire meglio tutti e li spinge ad essere coraggiosi e curiosi.
I conflitti, inevitabilmente, nasceranno ma devono essere risolti con calma ed attraverso la discussione, non con pugni e urla. L’insegnante deve guidare i bambini attraverso i loro diverbi finché non raggiungono una soluzione.
09. Rispettare gli altri
10. Aiutare gli altri
Il primo passo è quello di rispettare i loro punti di forza, i loro punti deboli, le opinioni e i suggerimenti che hanno da dare. Le attività proposte ai bambini dovrebbero lasciare il tempo necessario per raggiungere un obiettivo insieme, in cui i bambini cercano di completare un compito. Saranno naturalmente portati a rispettare le idee e i suggerimenti degli altri piuttosto che respingerli e insistere sui propri modi.
Può accadere che gli altri siano in ritardo o abbiano bisogno di una mano. Con l’aiuto reciproco entrambe le parti ne beneficiano – quella più debole si sente meglio e impara qualcosa di nuovo, mentre quella più forte si sente potenziata e la loro conoscenza si solidifica.
L’obiettivo finale dell’utilizzo di queste soluzioni è quello di trasformare i bambini in buoni cittadini – quei cittadini che possono cooperare, parlare, discutere, vedere i punti di vista dell’altra persona e dare una mano quando è necessario.
Chi avrebbe mai immaginato che il modo perfetto da cui iniziare il cammino verso una cittadinanza più consapevole, attiva e cooperante si basava su un piccolo robot?