Armeggiare a scuola: cos’è il tinkering?
Letterlamente la parola “tinkering” significa “armeggiare“, rappresenta quindi delle attività dinamiche, stimolanti che coinvolgono la capacità di realizzare qualcosa con le mani. Nel corso del tempo questo termine è diventato rappresentativo di un vero e proprio metodo, di un approccio didattico innovativo che coinvolge i ragazzi a 360° su molte materie.
Qualche insegnante è arrivato a definire questo approccio come il metodo che insegna ai ragazzi a “pensare con le mani” e che avvicina all’apprendimento in modo pratico e, il più delle volte, giocoso.
L’idea iniziale è venuta ad un gruppo di educatori appassionati di robotica una decina di anni fa a San Francisco dove, all’interno del Museo delle Scienze, hanno dato il via a laboratori creativi. Con il passare degli anni questo fenomeno si è sempre più diffuso espandendosi in tutto il mondo. In Italia è punto di riferimento per questo tipo di attività è il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.
Il tinkering è una forma di apprendimento del tutto informale in cui si impara facendo incoraggiando:
– la sperimentazione
– l’attitudine alla risoluzione dei problemi
– il lavoro in gruppo
– la collaborazione per il raggiungimento dell’obiettivo
Attraverso questo metodo, inoltre, ci si può accostare a discipline come l’arte, la scienza, la tecnologia senza doversi preoccupare di memorizzare concetti teorici o dover studiare chissà quanti libri. Con il tinkering conta solamente la pratica.
Le attività di tinkering usano oggetti di diverso tipo ad esempio motori, circuiti, tubi, lampadine, campanelli, interruttori, ruote, ingranaggi, leve, spine, cestelli, utensili e una miriade di materiali come plastiche, carte, legno, film metallici, fili, piume e tante tante altre cose il tutto condito dalla fantasia e dalla creatività!
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