Bullismo e cyberbullismo, si possono contrastare?
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Spesso sui giornali, alla televisione e nei racconti della gente comune si sente parlare di bullismo e cyberbullismo, ma cosa sono nello specifico? Abbiamo dei metodi che ci possono aiutare a contrastarli e, si spera nella maggior parte dei casi, a fermarli?
Con il termine “bullismo” non si intende qualsiasi comportamento aggressivo – o gravemente scorretto – nei confronti di qualcuno ma un insieme di comportamenti verbali, fisici e psicologici che proseguono nel tempo ad opera di un individuo o da un gruppo nei confronti di qualcuno più debole. Questi comportamenti quando coinvolgono aspetti tecnologici e la vita online vengono definiti “cyberbullismo”.
Esistono vari comportamenti che rientrano nel cyberbullismo:
Flaming
E’ un’offesa compiuta sui social e, nella maggior parte dei casi, volgare tramite la quale il cyberbullo cerca di tappare la bocca alla sua vittima ricoprendola di insulti (magari credendo di far ridere gli altri).
Molestie
Trova attuazione nell’invio ripetuto di messaggi contenenti insulti e mirati a ferire la vittima.
Denigrazione
Gesto compiuto con l’intento di danneggiare qualcuno in modo gratuito e con cattiveria in modo da comprometterne la sua reputazione.
Sostituzione di persona
Si attua quando qualcuno cerca di farsi passare per un’altra persona in modo da spedire messaggi o pubblicare testi reprensibili (e in taluni casi in modo da danneggiarne l’immagine).
Inganno
Si attua per ottenere la fiducia di qualcuno con l’inganno per poi pubblicare o condividere con altri le informazioni confidate via mezzi elettronici.
Esclusione
Escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per provocare in essa un sentimento di emarginazione.
Cyberpersecuzione
Coinvolgono gesti di molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a incutere paura.
Doxing
Diffusione pubblica via internet di dati personali e sensibili.
Qualche dato
Da un’indagine condotta nel 2018 su un campione di 100 studenti tra gli 11 e i 17 anni, è emerso che:
85,8% usa il cellulare tutti i giorni
72% usa Internet tutti i giorni
27,7% usa il computer tutti i giorni
Da questi dati si può evincere che i rischi corsi dai ragazzi durante la giornata sono molteplici: più tempo trascorrono online più sarà rischioso per loro. Analizzando l’indagine condotta si evince infatti che molti di loro hanno subito comportamenti offensivi, non rispettosi e/o violenti una o più volte al mese:
Se volessimo, quindi, fare un “identikit” della vittima di bullismo e/o cyberbullismo troveremmo che (la seguente è una conclusione tratta dai dati precedentemente illustrati e non rispecchia necessariamente la realtà):
- è una ragazza
- ha tra gli 11 e i 13 anni
- vive al nord
- in un grande comune
- in una zona molto disagiata
Se ci concentriamo invece sugli episodi di bullismo possiamo concludere che esistono alcuni gesti di bullismo più perpetrati di altri. Tra questi gesti troviamo:
Cosa può fare la scuola?
La scuola, in quanto gruppo di persone che hanno il compito di educare e guidare i ragazzi nel loro percorso didattico, può fare molto. Può riconoscere e prevenire fenomeni di bullismo o cyberbullismo in modo da poter intervenire in tempi rapidi ed efficaci. Insegnanti e dirigenti scolastici possono trasmettere agli studenti l’intelligenza emotiva necessaria a scongiurare episodi di bullismo ma insegnando anche ai ragazzi a fare prevenzione loro stessi. In ogni caso la scuola deve sostenere i propri studenti vittime di bullismo, ascoltando e aiutando sia le vittime che gli autori degli atti senza dimenticare che tutti i protagonisti di questi gesti hanno bisogno di supporto.
Non vanno mai dimenticate le famiglie coinvolte, per ogni vittima c’è una famiglia che soffre allo stesso modo e per ogni bullo ci sono dei genitori che hanno bisogno di aiuto nell’essere guide per i propri figli.
Esistono strumenti che possono supportare il lavoro svolto dalle scuole e dagli insegnanti in questo percorso di sensibilizzazione, se costantemente applicati ed utilizzati nel modo corretto.
Software
Esistono dei software che consentono di gestire e controllare i dispositivi fissi e mobili utilizzati in classe, consentendo all'insegnante di proseguire nel proprio operato senza doversi curare di che contenuti possono giungere ai ragazzi.
Robotica educativa ed approcci innovativi
La robotica educativa è uno strumento inclusivo per definizione, consolidando le attività di gruppo si impara a collaborare in modo corretto e stimolante per tutti.
Ascolto e corretta espressione delle emozioni
Esprimere le proprie emozioni e i propri stati d’animo, ascoltare ciò che gli altri hanno da dire ed entrare in empatia con i compagni di classe sono tutti meccanismi che vanno ad agire sui rapporti interpersonali.
La scuola, quindi, ha tutte le carte in regola per applicare processi volti a contrastare il bullismo e il cyberbullismo creando vere e proprie classi anti-bullo!
Perché la scuola deve essere un posto sicuro, dove gli studenti imparano, si relazionano con i compagni divertendosi.
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